Ripartire dall'economia circolare per ridurre la produzione di rifiuti, incentivare il riuso dei materiali, guidare i cittadini verso l'adozione di stili di vita sostenibili, far conoscere le opportunità di occupazione del settore green e stimolare l’imprenditoria giovanile in questo ambito, favorire l’innovazione e lo sviluppo di nuove competenze. Questi sono gli obiettivi che si pone ECCO (Economie Circolari di COmunità - www.economiecircolari.eu), attraverso l’incontro fra economia circolare, economia civile e inclusione sociale.
Il progetto, coordinato da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (avviso n.1/2018), è partito ufficialmente a metà novembre e vede come nuclei principali delle attività i Ri-hub, poli di “cambiamento territoriale” sparsi in tutta Italia che stanno lavorando con l’obiettivo di coinvolgere l'intero tessuto economico, associativo, amministrativo e scolastico del territorio. Il ri-hub è un luogo che vuole diventare un punto di riferimento per la comunità, dove gli operatori di progetto, insieme a tutte le altre persone e realtà intercettate durante il percorso, hanno il compito di formare e informare, agevolando la messa in pratica dei concetti di economia circolare ed economia civile.
Grazie ad ECCO stanno nascendo percorsi di formazione gratuiti su filiere economicamente sostenibili, laboratori di riuso e rigenerazione di beni, forum di comunità, atelier dove le aziende virtuose del territorio possono presentarsi e raccontare la propria esperienza, iniziative di orientamento nelle scuole, laboratori di autoimprenditorialità ecc., con una particolare attenzione al coinvolgimento di persone in stato di marginalità sociale (da giovani che non studiano e non lavorano - i famosi neet - a persone con disabilità, anziani o bambini, disoccupati, migranti ecc.)
A Campi Bisenzio, luogo prescelto per lo svolgimento del progetto in Toscana, abbiamo individuato in Macramè Cooperativa Sociale e negli spazi che gestisce in via Giusti 7, la sede del Ri-hub dove realizzare le tante attività di progetto. Il lavoro è partito da una mappatura del contesto territoriale di riferimento (Campi Bisenzio e la piana fiorentina in generale) in modo da avere una maggiore consapevolezza delle realtà virtuose presenti, per provare poi a intercettare i bisogni del territorio, impostando al meglio le attività dell’hub. Mettere in rete tutte le realtà locali (aziende, associazioni, amministrazioni, istituti scolastici, singoli cittadini) è un aspetto fondamentale per poter portare avanti gli obiettivi di progetto e andare verso la creazione di una comunità sempre più collaborativa, cooperante e sostenibile.
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