Firenze, 11 Ottobre, 2023- Legambiente Toscana torna a riunirsi con circoli, soci e delegati e delegate da tutta la regione nei giorni 14 e 15 ottobre per il XII Congresso Regionale che avrà luogo nell’Aula Magna del Design Campus di Calenzano (Via Pertini 93). “La Toscana in cantiere” è il titolo della due giorni che partirà alle ore 9 del 14 ottobre, per poi concludersi nel tardo pomeriggio di domenica 15. Verranno approvate le linee di mandato 2023-2027, eletti gli organi sociali e designate le persone delegate che parteciperanno al congresso nazionale dell’associazione che si terrà il 1-2-3 dicembre a Roma.
L’appuntamento del congresso regionale torna dopo quattro anni con uno sguardo al futuro per mettere in atto i progetti chiave per la transizione ecologica, affrontare la crisi climatica e costruire un futuro di pace e giustizia sociale. Nell’attualità segnata dall’incrocio tra crisi ambientale, socio-economica e geopolitica, che ha visto il settembre 2023 come il mese caldo più anomalo di qualsiasi anno nel set di dati ERA5 di Copernicus (fino al 1940), di circa 1,75 ºC superiore della media globale preindustriale.
Al centro del dibattito ci saranno le tante vertenze aperte nella regione: a partire dalla tutela delle Alpi Apuane e l’impegno per la chiusura di tutte le cave intercluse nel Parco, fino alla mobilitazione per la messa in opera del Parco Agricolo della Piana contro l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola che il 30 settembre scorso ha portato in piazza migliaia di persone.
Ma Legambiente Toscana non si limiterà alla vertenzialità. Da qui l’impegno volto a promuovere attivamente i progetti del PNRR e del PNIEC relativi allo sviluppo delle rinnovabili, all’innovazione tecnologica, alle politiche educative, all’ economia circolare, alla cura dell’edilizia scolastica per “costruire una società futura giusta e desiderabile per lottare contro la crisi climatica e avversare ogni forma di disuguaglianza”: come diceva lo storico attivista Alex Langer. Un lavoro portato avanti grazie ai tanti i cantieri aperti in regione come quello di Nuove Acque, ad Arezzo con un digestore anaerobico che essicca i fanghi di depurazione del servizio idrico integrato. E anche il Polo Nazionale dell’Agroecologia di Rispescia, il Parco Eolico del Monte Giogo, i progetti di economia circolare come quello per il riciclo di pannolini separando plastica, cellulosa dal SAP a Capannori e il bosco biosostenibile realizzato in collaborazione con Unicoop a Montopoli, in un’area fortemente inquinata, dove sono stati messi a dimora 3 mila alberi in 6,5 ettari. E queste sono solo alcune delle esperienze di transizione ecologica che saranno al centro del congresso di Legambiente Toscana e dei lavori in corso per i prossimi quattro anni portati avanti grazie ad alleanze con associazioni affini sul territorio come Arci, Libera e Cgil, con il lavoro educativo nelle scuole e con le aziende per accelerare la decarbonizzazione in un momento cruciale per affrontare la crisi climatica.