Dopo altri 13 capoluoghi da Sud a Nord, approda anche a Firenze la campagna itinerante “Città2030: le città e la sfida del cambiamento”, l’iniziativa organizzata da Legambiente nell’ambito della Clean Cities Campaign per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni. La campagna nazionale che chiede una mobilità a zero emissioni e città più vivibili e sicure, arriva a Firenze, con il “Trofeo 30 e lode”: una vera e propria gara che mette a confronto sei differenti modalità di trasporto, attraversando tre delle zone a 30 km/h realizzate dal Comune di Firenze. Bicicletta, monopattino in sharing, tramvia, autobus, scooter elettrico, auto elettrica, saranno i mezzi con cui i volontari di Legambiente si confronteranno nel percorso dal parcheggio scambiatore di Careggi (via della Quiete) al Mercato Centrale in San Lorenzo, con partenza alle ore 8.30.
La vittoria è stata conquistata dalla bicicletta che ha percorso il tragitto in 20 minuti, seguita dallo scooter elettrico, dal monopattino in sharing, dalla tramvia e fanalini di coda sono stati la macchina elettrica e l'autobus. La gara è iniziata alle 8.45 e si è svolta in un tragitto di circa 5 km (circa il 60% degli spostamenti a Firenze sono al di sotto di questa distanza) ha attraversato tre delle zone 30 di Firenze. Poi, verranno confrontati i tempi di percorrenza con quelli medi del traffico in tempo reale attraverso le statistiche dei navigatori gps (Tom Tom Traffic index), per smentire che la Città30 comporterebbe una perdita di tempo per gli spostamenti. Ad oggi la velocità media di un’auto a Firenze durante il giorno è di circa 23 km/h. L'intero percorso di ciascun mezzo è stato ripreso in video per mettere a confronto tempo, costo, emissioni prodotte, calorie consumate, per capire quale sia il modo di muoversi in città più rapido, più conveniente, più sano e sostenibile.
I mezzi scelti riflettono le priorità che dovrebbe avere la mobilità urbana del presente e del futuro: il ruolo da protagonista dovrebbe essere dato al trasporto pubblico, alla mobilità dolce (ciclabile e pedonale), e ai servizi di mobilità condivisa (“sharing”), riducendo e al contempo elettrificando la mobilità privata. Lo stesso luogo di partenza, il parcheggio scambiatore, ha al contempo un valore strategico, promuovendo l’intermodalità e riducendo il numero di ingressi in città con mezzi privati, ma è anche un luogo simbolico, dove si lascia l’auto privata per utilizzare mezzi più sostenibili. “La manifestazione di questa mattina evidenzia come anche a Firenze la necessità di contribuire alla urgente decarbonizzazione dei trasporti, secondo l’obiettivo 2030 del pacchetto UE “Fit for 55”, perché le città contribuiscono alle emissioni climalteranti per circa il 70%, e i trasporti producono circa il 25% delle emissioni totali.– ha commentato Lorenzo Cecchi, responsabile mobilità sostenibile Legambiente Toscana.
In occasione della tappa, Legambiente ha voluto sottolineare l'importanza del lavoro sul modello delle Città30. Firenze ha già un buon numero di strade a 30 Km/h (circa 259 km totali ad oggi), ma occorre anzitutto garantire il rispetto del limite, non solo attraverso maggiori controlli, ma ridisegnando e ridistribuendo lo spazio stradale in modo da rendere naturale la riduzione della velocità per garantire più sicurezza, specie gli utenti più deboli, minori emissioni e rumorosità, più spazio per la mobilità dolce, il verde e la socialità. L’obiettivo dovrebbe essere il modello Città30, in cui il limite di 30 km/h è la norma, applicato in tutte le strade che non sono di scorrimento o interquartiere (a Bologna il 70% delle strade), come stiamo chiedendo con le associazioni della rete Firenze30.
La conferenza stampa di presentazione dei risultati dell'iniziativa si è tenuta il 29 febbraio in diretta Facebook sulla pagina di Legambiente Firenze, con la partecipazione dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti e dell’assessore alla transizione ecologica Andrea Giorgio. Legambiente ha presentato i dati sull’inquinamento atmosferico e le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana e le proposte concrete per trasformare il capoluogo fiorentino in una clean city entro il 2030. Entro sei anni Firenze dovrà, ridurre del 16% il PM10, del 20% il PM2.5 e del 32% l’NO2 per rispettare i limiti previsti dalla nuova direttiva sulla qualità dell’aria.
“L'obiettivo è raggiungibile intervenendo in maniera trasversale e strutturale sulle principali fonti, soprattutto per quanto riguarda il traffico e la mobilità, completando rapidamente la rete tramviaria e il progetto della c.d. “Bicipolitana” presentato da Fiab, ed attuando senza ulteriori procrastinazioni il progettato Scudo Verde per la limitazione dei mezzi più inquinanti,” continua Lorenzo Cecchi, responsabile mobilità sostenibile Legambiente Toscana. Il tasso di motorizzazione del capoluogo toscano è ancora nella parte alta della classifica nazionale, con ben 55 auto ogni 100 abitanti. Firenze però si conferma anche una città sharing friendly, con un’interessante combinazione di servizi, quasi tutti elettrici, a disposizione dei cittadini: 150 auto, 1650 monopattini, 2600 bici a pedalata assistita, 1900 bici muscolari e 150 scooter elettrici, per la maggior parte operativi con il sistema del free floating. Un’opportunità importante arriva anche dai fondi del PNRR con MaaS4Italy Firenze, destinato ad implementare servizi avanzati (livello 4) di Mobility as a Service, evolvendo e potenziando la piattaforma pubblica IF già esistente per accedere ai servizi di mobilità collettiva e condivisa attraverso un'unica app.
Città2030 di Legambiente è un viaggio in 18 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere una mobilità a zero emissioni e per chiedere città più vivibili e sicure. Dopo Firenze (29/02-1/03) sarà la volta di Torino (1-2/03), Catania (1-2/03), Lecce (3-5/03) e Genova (04-05/03). Il racconto della campagna e la petizione. È possibile seguire tutte le tappe di Città2030 sulle pagine Facebook, Instagram Legambiente Lab e Twitter GreenMobility. Legambiente lancia anche per quest’anno la petizione on line “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” con la quale chiede al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Firmala anche tu >> https://attivati.legambiente.it/malaria |