Prato, 6 dicembre 2024 - Al Centro Pecci di Prato si è appena conclusa la IX edizione toscana del Forum Economia Circolare organizzata da Legambiente. La giornata di approfondimento è stata dedicata ad analizzare lo stato delle politiche di settore, dalla scala nazionale a quella locale, dopo l’adozione del “Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati - Piano regionale dell’economia circolare” nel Consiglio Regionale della Toscana. Altri temi centrali sono stati i dati e le esperienze relative alla gestione dei flussi di materia nei tre ATO della Toscana delle zone Centro, Sud e Costa, in particolare sulla riduzione e il riciclo delle plastiche.
Dopo le relazioni introduttive, che hanno visto gli interventi dell’ufficio scientifico di Legambiente, della sindaca di Prato e del Comune di Montelupo Fiorentino, vincitore del premio Comune Riciclone 2024, la mattinata è stata suddivisa in due sessioni di discussione. La prima parte della mattinata è stata dedicata a fare il punto sul Piano Regionale di gestione dei rifiuti, con gli attori del settore come Alia, SEI Toscana, RetiAmbiente e i tre ATO Toscani. La discussione è partita dall’attuazione del PREC per poi fare il punto sulla messa in opera degli impianti intermedi di riciclo della materia per raggiungere l’obiettivo «discariche zero».
«Del nuovo Piano Regionale va apprezzata l’idea di fondo di un’impostazione incentrata su una gestione dei rifiuti in ottica di economia circolare» spiega Stefano Donati, Legambiente Toscana. «L’augurio è che il procedimento avviato nel 2021 trovi davvero compimento nel prossimo mese di gennaio. Il limite del PREC, ad oggi, resta però quello di una mancata individuazione puntuale dell’impiantistica “innovativa” necessaria alla chiusura del ciclo: il che fa temere che ancora per lungo tempo la Toscana resterà ostaggio del modello fondato sulla discarica».
Il tema del riciclo delle materie plastiche e le buone pratiche già in essere sono state al centro della seconda sessione del Forum Economia Circolare che ha ospitato protagonisti di diverse esperienze regionali come Revet, Assocarta e progetti come Interreg EPIC, un mare privo di plastica di Arpat; “Alleanza per il fiume” dell’Autorità Distretto Appennino Settentrionale; Fiumi Puliti: il brevetto per il recupero delle plastiche nei corsi d’acqua del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud; Plastic Busters: uno studio sugli impatti dei rifiuti plastici sulla fauna marina dell’Università di Siena; gli ecocompattatori del PET: le bottiglie tornano bottiglie di Unicoop Firenze; i fontanelli d’acqua pubblica del Liceo Artistico Brunelleschi (IIS Carlo Livi di Montemurlo) per ridurre i rifiuti plastici e il nuovo approccio nel riciclo chimico del poliestere della start-up GR3N. Il Forum dell’Economia Circolare si è concluso con una tavola rotonda con rappresentanti del mondo della politica, sindacati e associazioni professionali di settore, per discutere di buone pratiche legate allo sviluppo dell’economia regionale in Toscana.
«Durante questa edizione del Forum dell’Economia Circolare abbiamo rilevato la necessità di una ricerca più forte ed efficace sul riciclo della plastica» conclude Maria Rita Cecchini, responsabile Economia Circolare di Legambiente Toscana. «Serve urgentemente, anche in Toscana, trovare soluzioni per l’impiego di plastiche degradate, in un mercato (quello degli oggetti da materie prime seconde) che non ha affatto una vita semplice. Nella nostra regione è necessario implementare buone pratiche per aumentare il riciclo effettivo di diversi tipi di plastiche, quali ad esempio quelle recuperate dal mare e in avanzato stato di degrado, per migliorare i prodotti e le materie prime seconde da rimettere sul mercato».
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