“Alleanza per il fiume” è il protocollo firmato dal segretario dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale, Gaia Checcucci, e dal presidente di Legambiente Toscana, Fausto Ferruzza, per dare un contributo a risolvere l’emergenza dei rifiuti marini, i cosiddetti “marine litter”, che hanno cominciato a invadere il pianeta soprattutto dal 1990, e che rappresentano una piaga ancora da curare.

L’obiettivo del protocollo è intervenire a difesa dell’Arno e dei suoi affluenti (Mugnone, Terzolle, Sieve, Greve-Ema, Era, Ambra, Bisenzio) e di alcuni corsi d’acqua della Versilia.

I rifiuti di plastica verranno recuperati durante delle giornate di monitoraggio e raccolta, organizzate da Legambiente. Sarà utilizzato il sistema di ricerca denominato “River Litter”, che è ancora poco comune in Italia, che permetterà di raccogliere e catalogare i rifiuti in termini di quantità e tipologia prima che abbiano effetto sugli ecosistemi marini. Mercoledì 26 giugno prossimo alla confluenza tra Mugnone e Terzolle si svolgerà il primo evento di monitoraggio che vedrà la partecipazione di volontari e associazioni in prima linea insieme a Legambiente per aiutare l’ambiente, garantire la vivibilità e preservare la bellezza degli ambienti fluviali nelle nostre città.

I fondi che l’Autorità di Bacino mette a disposizione per “L’Alleanza per il fiume” sono quelli della legge 17 marzo 2022, cosiddetta “SalvaMare”, voluta dal Ministero dell’Ambiente per avviare un programma sperimentale triennale di recupero delle plastiche nei fiumi che appaiono più colpiti da questo tipo di inquinamento.

“Sono molto soddisfatta di siglare questa collaborazione con Legambiente, che anche recentemente ha confermato piena sintonia nel riconoscimento del ruolo dell’Autorità nelle attività di programmazione e governance della risorsa idrica. Un esempio concreto di come le istituzioni possano lavorare insieme per la salvaguardia e sensibilizzazione ambientale del fiume Arno e dei suoi affluenti,” dichiara Gaia Checcucci, segretario dell’Autorità di Bacino.

“Siamo lieti di suggellare un accordo di collaborazione con l’Autorità di Bacino, quindi l’ente che ha la priorità di indirizzo nel sistema dei corsi d’acqua della Toscana, alla quale forniremo, anche per questa attività tutto il nostro patrimonio di conoscenza nella salvaguardia dell’ambiente, con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare quante più persone possibili” conclude Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana.