Firenze, 12 Dicembre- A otto anni dall’approvazione della legge 68/2015 che ha stabilito la penalizzazione dei reati ambientali, continua l’approfondimento e la formazione su questi temi nella nostra regione. Si è appena conclusa l’ottava edizione di Piazze Aperte, il ciclo formativo gratuito di educazione alla legalità dedicato al personale delle amministrazioni pubbliche e forze di sicurezza organizzato da Anci, Legambiente, Libera Toscana. L’ultimo incontro è stato dedicato agli ecoreati nella nostra regione sul sistema di controlli e sull'economia circolare come possibile strumento di contrasto e prevenzione.
La Toscana è al settimo posto nella classifica nazionale dedicata dall’associazione ambientalista alle ecomafie e ben al secondo posto dopo la Campania come numero di illeciti amministrativi registrati nell’anno 2022. Il delitto più contestato è stato il traffico illecito di rifiuti, poi quelli contro l’ambiente: si tratta di 637 delitti sanzionati dalle forze di sicurezza e dalla capitaneria che sono stati registrati grazie alla promulgazione della legge 68/2015, tra cui inquinamento ambientale, omessa bonifica e impedimento del controllo.
Durante la mattinata che ha concluso il ciclo formativo di Piazze Aperte ci sono stati tanti spunti di approfondimento presentati durante gli interventi degli organismi di controllo e dalle amministrazioni: dal contrasto allo smaltimento illecito dei rifiuti tessili nel distretto di Prato, al lavoro delle forze di sicurezza per sanzionare l’abbandono di veicoli a Livorno. E le esperienze dei comuni, come Pontassieve con la raccolta di olio alimentare che viene trasformato in biocarburante che in futuro verrà utilizzato per gli scuolabus.
Poi, le soluzioni come i 112 cantieri nazionali della transizione ecologica di Legambiente, di cui tanti anche in Toscana, legati al tema dell’economia circolare volti a generare un circolo virtuoso coi territori. Esperienze che saranno al centro del Forum Economia Circolare Toscana che avrà luogo il prossimo venerdì 15 dicembre dalle ore 9 alle 13.30 al Centro Pecci di Prato, Sala Cinema.
“Fare rete è il miglior antidoto alla criminalità ambientale e a tutte le mafie,” dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana. “Cittadinanza, Associazioni, forze dell’ordine ed istituzioni locali possono essere parte della soluzione con percorsi progettuali che mettano insieme il meglio della società, quanto a competenze, valori e impegno civile.”