Dal 21 ottobre al 5 novembre iniziative in tutta Italia per chiedere la pace in Europa. Legambiente lancia da Rispescia (Gr) il suo appello per la pace insieme ai suoi 500 volontari di circoli e regionali provenienti da tutta la Penisola.
E il 5 novembre sarà in piazza a Roma alla grande manifestazione nazionale.
L’unica strada da seguire è quella della pace, basta a questa folle guerra alle porte d’Europa, scatenata dall’invasione militare russa, e che da 8 mesi sta insanguinando l’Ucraina con impatti devastanti sui territori e sui civili e con pesanti ricadute economiche e geopolitiche su tutta l’Europa. È questo l’appello che Legambiente, insieme ai suoi 500 volontari di circoli e regionali provenienti da tutta Italia, lancia oggi da Rispescia (Gr), in Toscana, dove è in corso la XXII Assemblea nazionale dei circoli dell’associazione, esponendo uno striscione con la scritta “Pace” accanto alla bandiera gialla e blu dell’Ucraina. L’associazione si unisce, così, al grande week-end di mobilitazione “Europe for Peace” organizzato dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, di cui fa parte, per richiamare a raccolta il Paese e invitando i cittadini a partecipare. Legambiente, insieme a molte altre associazioni della società civile, chiede il cessate il fuoco immediato affinché si giunga ad una Conferenza internazionale di Pace.
“Questa folle guerra tra Russia e Ucraina, che ha causato morte, distruzione e ricatti energetici, va assolutamente fermata – dichiara Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente – Per questo chiediamo subito un impegno concreto da parte di tutta la comunità internazionale per avviare percorsi di pace in Ucraina, ma anche in tutti gli altri Paesi che sono attraversati da conflitti. L’ultimo rapporto statistico annuale dell’UNHCR ci ricorda che nel mondo, a fine 2021, sono 89 milioni e 300 mila le persone che sono state costrette ad abbandonare le proprie case in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e altre motivazioni. Dati preoccupanti che ci raccontano come in diverse parti del pianeta i conflitti siano all’ordine del giorno e su cui tutti gli stati del mondo dovrebbero riflettere perseguendo la pace e il dialogo tra popoli. Si tratta spesso di conflitti che hanno a che fare con l’accaparramento di fonti energetiche o di materie prime, ed è per questo che è necessario procedere speditamente lungo la strada della decarbonizzazione del Pianeta, realizzando in tutti i Paesi, a partire dal nostro, gli impianti e le opere di transizione ecologica che servono all’indipendenza energetica e a quella dalle materie prime di altri paesi”.
E da Rispescia Legambiente annuncia che il 5 novembre sarà in piazza a Roma per partecipare alla grande manifestazione nazionale della società civile e che avrà come parole d’ordine il ripudio a ogni forma di guerra.