Legambiente e Libera rinnovano la loro collaborazione lanciando un lavoro condiviso di monitoraggio civico, a partire dalla costa tirrenica, per prevenire l’illegalità e la corruzione. Tutelare l'ecosistema e perseguire il bene comune sono, infatti, il cuore delle finalità statutarie di entrambe le associazioni.
“I Circoli di Legambiente e i presìdi territoriali di Libera stanno annotando una serie di casi territoriali che lasciano presagire irregolarità, inosservanze, se non addirittura aperte violazioni delle normative vigenti; - dichiarano Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana e Andrea Bigalli, Referente di Libera Toscana - il metodo che abbiamo deciso di adottare per realizzare questo monitoraggio militante è quello elaborato dall'Università di Pisa: la scuola Common, che forma alla costituzione delle COMunità MONitoranti. Gruppi locali o espressioni associative che s’interfacciano con istituzioni e pubbliche amministrazioni per avviare percorsi di trasparenza e sollecitare maggiore partecipazione civica, nel rispetto di ciò che sta al centro della legalità, giustappunto il bene comune”.
“L’attività, avviata nei mesi scorsi a partire da una stagione balneare segnata dalla pandemia e dalle conseguenti restrizioni normative, sta vedendo protagonisti i Circoli di Legambiente e i presìdi territoriali di Libera, i quali, assieme, stanno annotando e registrando i casi maggiormente sospetti. Il monitoraggio confluirà poi in un report a scala regionale, che sarà reso pubblico nella prossima primavera” – chiudono Bigalli e Ferruzza.
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