«Il quadro che emerge dal Rapporto 2019 è senz’altro composito, fatto di grandi chiari-scuri –dichiara Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana – e induce a tenere alta la guardia contro comportamenti e posture incivili, assolutamente indegni di una regione come la Toscana. Tuttavia, forti della nostra esperienza formativa sugli Ecoreati, realizzata nell’ultimo quadriennio sui territori grazie alla collaborazione con ANCI e Regione Toscana, la registrazione di un numero così rilevante di infrazioni e delitti è anche il segno di una forte e costante azione di contrasto del fenomeno. E di questa attività, spesso silenziosa e indomabile, dobbiamo ringraziare di cuore tutte le forze dell’ordine (NOE, CUTFA, Finanza, Guardia Costiera, etc.)».
CICLO DEI RIFIUTI
Per quanto riguarda le attività organizzate di traffico illecito dei rifiuti la nostra regione è in alta classifica raggiungendo la quarta posizione con cifre a dir poco preoccupanti: 634infrazioni accertate nel 2018, aumentano anche le persone denunciate (802) e i sequestri effettuati (181). Su scala provinciale le maggiori criticità si evidenziano nella provincia di Firenze (75 infrazioni accertate, 1,4% su totale nazionale, 84 denunce), seguita da Arezzo (56 infrazioni accertate, 55 denunce e 26 sequestri) e da Siena (53 infrazioni accertate, 1% su totale nazionale, 60 denunce e 12 arresti).
CICLO DEL CEMENTO
Il mattone selvaggio è servito, in alcuni contesti, per spalancare le porte alle ditte in odore di mafia. Quest’anno la Toscana sale dalla sesta posizione alla quinta con 480 infrazioni accertate, (il 7,3 % sul totale nazionale), aumentano le denunce da 428 a 572; diminuiscono invece i sequestri effettuati (da 50 a 28). Su scala provinciale le maggiori criticità si evidenziano nella provincia di Firenze (99 infrazioni accertate, 1,6% su totale nazionale, 109 denunce e 4 sequestri), seguita da Livorno (85 infrazioni accertate, 1,3% su totale nazionale, 94 denunce e 7 sequestri) e da Siena (72 infrazioni accertate, 1,1% su totale nazionale, 81 denunce).
PIRATI DI BIODIVERSITÀ
Racket degli animali, bracconaggio, commercio illegale di specie protette, allevamenti illegali, pesca di frodo, ma anche (viste le nuove norme) maltrattamento degli animali di affezione. La Toscana, scende all’ottavo posto della classifica ma i numeri sono ancora preoccupanti con 405 infrazioni accertate, con una percentuale sul totale del 6,2%, 420 denunce, 62 sequestri. Nella classifica provinciale dell’illegalità a danno degli animali su terraferma in Toscana domina Firenze con 35 infrazioni, 33 denunce e 13 arresti mentre a danno degli animali a mare è Livorno in testa alla classifica con 127 infrazioni e 1 arresto.
L’ARTE RUBATA (ALIAS “ARCHEOMAFIE”)
Altro anno intenso per le Forze dell’ordine, in particolare per il Nucleo TPC (Tutela del Patrimonio Culturale) dei Carabinieri, per le cosiddette archeomafie. Inquirenti alle prese coi tanti reati commessi ai danni del nostro immenso patrimonio storico-culturale. A presidiare la classifica nazionale, come una delle regioni maggiormente colpite dai ladri di opere d'arte troviamo la Toscana (5° posto, con 52 furti corrispondenti al 7,7% del totale nazionale).
INCENDI DOLOSI
Quest'anno, come abbiamo già detto, sul fronte incendi non ci sono affatto buone notizie. Anzi. La Toscana, infatti, rimane stabile al 4° posto nella classifica nazionale con 201infrazioni accertate (9,9% sul totale), 63 denunce e 5 sequestri per un’estensione di superficie (boscata e non boscata) di 1.240 ettari.
LE PROPOSTE DI LEGAMBIENTE
Nella lotta alle ecomafie e agli ecocriminali, per Legambiente è fondamentale mettere in campo una grande operazione di formazione per tutti gli operatori del settore (magistrati, forze di polizia e Capitanerie di porto, ufficiali di polizia giudiziaria e tecnici delle Arpa, polizie municipali ecc.) sulla legge 68/2015. Tra le altre principali proposte avanzate oggi, l’associazione chiede che venga semplificato l’iter di abbattimento delle costruzioni abusive avocando la responsabilità delle procedure ai prefetti; che vengano riconosciuti diritti propri anche agli animali inserendo la loro tutela in Costituzione e approvato il disegno di legge sui delitti contro fauna e flora protette inserendo – all’interno del Titolo VI bis del Codice penale – un nuovo articolo che preveda sanzioni veramente efficaci per tutti coloro che si macchiano di tali crimini. Per aumentare il livello qualitativo dei controlli pubblici serve approvare i decreti attuativi della legge che ha istituito il Sistema nazionale per la protezione ambientale – SNPA (L. 132/2016). Sul fronte agroalimentare, l’associazione chiede che venga ripresa la proposta di disegno di legge del 2015 sulla tutela dei prodotti alimentari per introdurre una serie di nuovi reati che vanno dal “disastro sanitario” all’“omesso ritiro di sostanze alimentari pericolose” dal mercato. Inoltre, chiede che l’accesso alla giustizia da parte delle associazioni sia garantito come gratuito e quindi davvero accessibile. Infine Legambiente auspica che il Parlamento istituisca al più presto la Commissione d’inchiesta sulla vicenda dell’uccisione della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin.
Info su: http://noecomafia.it/