L’emergenza “marine litter” ha assunto proporzioni allarmanti a livello globale, arrivando a toccare anche il nostro “piccolo” Mar Mediterraneo, che costituisce meno dell’1% della superficie “blu” del Pianeta ma che, nonostante sia uno dei 25 hot spot della biodiversità mondiale, è anche la sesta area di accumulo dei rifiuti al mondo.
Le fonti da cui provengono questi materiali sono diverse e non necessariamente riconducibili ad attività condotte in mare, anzi! L’80 % circa dei residui trovati nell’ambiente marino proviene da una cattiva gestione dei rifiuti urbani. A questi poi si aggiungono i materiali legati alle attività agricole, di pesca e acquacoltura e quelli causati da una mancata depurazione.
Come risolvere il problema? La risposta è RIDUCENDO, RIUTILIZZANDO, RICICLANDO e SMALTENDO correttamente i rifiuti. Questi comportamenti sono la chiave del cambiamento, un cambiamento che deve passare da tutti, NOI compresi.
Quindi… che aspettiamo? Liberiamo la fantasia e condividiamo buone pratiche per contrastare il marine litter!
Qui potete trovare un videoeducational contenente qualche esempio di riuso creativo ideato da Legambiente.
E voi, quale azione pensate di mettere in campo con la vostra classe?
Raccontatecela attraverso questo FORM e riceverete in regalo l’edukit digitale del progetto ENSAMBLE.
C’è tempo fino al 15 maggio!