In Italia il 95% del biodiesel è prodotto con olio di palma, l'olio vegetale notoriamente responsabile della deforestazione delle foreste equatoriali e della riduzione di biodiversità. Peccato che la maggior parte degli italiani non sa di mettere questa materia prima nei propri serbatoi quando va a fare rifornimento.

E così se negli ultimi anni l’uso dell’olio di palma negli alimenti e nelle sostanze chimiche sta diminuendo grazie alla pressione dei consumatori, quello usato per il biodiesel è invece quadruplicato. Senza contare che l’Unione Europa prevede dei sussidi su questa pratica e definisce questi carburanti ‘green’. I biodiesel a base di olio di palma, però, di sostenibile e verde hanno ben poco. Conl’espansione delle piantagioni di palme da olio, milioni di ettari di foresta pluviale sono stati infatti distrutti. E con essi spariscono specie di animali uniche, come gli orango, a rischio d’estinzione, che vivono nelle foreste del Borneo, tra Malesia e Indonesia.

Ogni giorno, a causa della deforestazione da olio di palma, muoiono 25 orango. Questi primati non hanno più di che nutrirsi e, quando si avvicinano ai frutti delle palme, vengono uccisi. E con loro un gran numero di specie che abitano le foreste del Sud-Est Asiatico.

Per questo Legambiente promuove in tutta Italia #SAVEPONGO, nell’ambito della campagna europea #NotInMyTank lanciata da una coalizione di ONG e invita tutti a firmare la petizione.

 

#NotInMyTank FIRMA ORA!

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