Firenze, 14 Febbraio, 2025 – Dopo Milano e Genova arriva in Toscana la campagna “Citta2030, come cambia la mobilità” che ha l’obiettivo di promuovere una mobilità sostenibile per rendere le nostre città più vivibili e sicure.
Dopo la conferenza stampa di ieri dove sono stati presentati i dati sull'inquinamento ambientale in regione del report “Mal'aria di città 2025”, oggi la campagna “Città2030” prosegue nelle città di Firenze e Prato, che sono stati protagoniste di due iniziative per la promozione della mobilità sostenibile attraverso la valorizzazione dell'uso dei pedibus cittadini e delle piste ciclabili.
La prima iniziativa “Ami la tua città?” si è tenuta stamani a Firenze, organizzata da Legambiente Firenze insieme alle altre associazioni della rete “Firenze30”, per promuovere la mobilità sostenibile e gli ottimi risultati del primo anno di Bologna come Città30. I volontari e le volontarie si sono incontrati alle 9.00 nella sede di Legambiente Toscana (via Orsini 44) distribuendo volantini quando è stato reso possibile dalla pioggia battente, poi alle ore 12.00 presso l’Ufficio Sostenibilità del Comune di Firenze, è stata presentata la scheda Città2030 con i dati di Firenze, alla presenza dell’assessore all'ambiente Andrea Giorgio e – in collegamento – della vicesindaca Paola Galgani.
“In occasione di San Valentino, abbiamo pensato di ricordare a chi vive a Firenze che un ottimo modo per mostrare amore per gli altri, per sé stessi e per la nostra bella città, è muoversi in modo sostenibile“- dichiara Lorenzo Cecchi, responsabile mobilità sostenibile Legambiente Toscana. “Muoversi a piedi e in bici fa bene alla salute e all’umore, usare i mezzi pubblici, le e-bike e i monopattini non produce inquinamento dell’aria e inquinamento acustico, rispettare il limite di 30 Km/h con i mezzi a motore abbassa drasticamente probabilità e gravità degli incidenti, come dimostra l’esperienza di Bologna.”
Scheda Firenze, Campagna Città 2030: Durante la mattinata sono stati presentati anche i dati relativi alla città di Firenze emersi dalla campagna Città2030. Firenze sembra accreditarsi come un capoluogo non interessato da sforamenti emergenziali. Se però la situazione viene traguardata al 2030, anno in cui entrerà in vigore la prossima direttiva sulla qualità dell’aria, risulta evidente come la città avrà il suo bel da fare per vincere la sfida della riduzione dell’NO2, con l'obiettivo di -27% delle emissioni. Le medie annuali 2024 di biossido di azoto (NO2) rimangono stimate intorno ai 27,3 μg/mc. A livello di traffico invece, il capoluogo ha 56 vetture ogni 100 abitanti, con l'obiettivo al 2030 di scendere al di sotto di 35. L'incidentalità è ancora alta, seppur con una flessione registrata tra il 2023 e il 2024. Un report della polizia municipale pubblicato a fine ottobre 2024 ha infatti descritto un calo complessivo degli incidenti di circa il 15% (da 2.607 a 3.096). Quanto ai sinistri più gravi, sono stati 8 nei primi dieci mesi del 2024, a fronte di 13 nello stesso periodo del 2023. Stando al report, sono calati anche i sinistri con feriti (da 2.111 a 1.788). Queste evidenze, dovrebbero essere la base per accelerare anche Firenze in una Città30, non solo attraverso la riduzione diffusa del limite di velocità in città, ma anche con interventi strutturali (zone 30, strade scolastiche, piste ciclabili, dissuasori), che sarebbero finalizzati non solo alla tutela degli utenti deboli, ma anche all’aumento generale della qualità della vita. Per quanto riguarda invece la domanda di trasporto pubblico urbano, Firenze si sta avvicinando all'obiettivo 2030 dei 300 viaggi in trasporto urbano per abitante (ad oggi dato stimato è 225), mentre prosegue a rilento l'elettrificazione dei bus (6,3%). Firenze si conferma anche una città sharing friendly, seppur l’offerta potrebbe essere certamente migliorata, elevando il numero di mezzi pro-capite (ad oggi 17 su 1000 abitanti un obiettivo di 30 al 2030). Per quanto riguarda la mobilità dolce, la rete complessiva di corsie dedicate alla bicicletta supera i 120 km e sono oltre 260 strade cittadine che mantengono il limite di velocità a 20/30 km/orari.
La seconda iniziativa odierna della Campagna “Città2030” si è tenuta a Prato, in contemporanea con Firenze, ed è stata dedicata alla promozione del pedibus cittadino. Si tratta di PRATO♥️PEDIBUS ed è stata promossa da Legambiente Prato con il supporto dell’amministrazione comunale, a cui hanno partecipato diverse scuole primarie dove sono già attivi i pedibus.
“I dati di Mal'aria su Prato ci mostrano una città ancora troppo autocentrica,” spiega Elena Canna, referente mobilità Legambiente Prato, “I dati della qualità dell'aria sono distanti dagli obiettivi target per il 2030 e le conseguenze riguardano la salute e la vita di tutte le persone. Segnali incoraggianti, come il buon esem-pio dato dai pedibus cittadini e la promozione (ancora troppo timida a nostro parere) della mobilità ciclabile ci fanno ben sperare, ma il lavoro da fare è ancora tanto. Una comunicazione davvero efficace per pro-muovere una svolta culturale diffusa è uno dei punti da cui partire, il più in fretta possibile. Da parte di un’amministrazione che si è posta obiettivi ambiziosi ci auguriamo che vengano fatte anche scelte coraggiose, per quanto inizialmente impopolari; confidiamo nella capacità femminile di chi ci guiderà per i prossimi anni, di affrontare la complessità delle questioni ambientali”.
Scheda Prato, Campagna Città 2030: per quanto riguarda invece i dati della campagna Città2030 che riguardano Prato, la città avrà il suo bel da fare per ridurre le emissioni così come rilevato dal dossier Mal’Aria 2025 di Legambiente, per farsi trovare pronta all’appuntamento con la prossima Direttiva sulla Qualità dell’Aria, che farà propri limiti di esposizione molto prossimi a quelli suggeriti dall’OMS. Le medie annuali di PM10 per l'anno 2024 sono di 23 μg/mc e servirebbe una riduzione delle concentrazioni dell'11% per raggiungere gli obiettivi prefissati. Rimane piuttosto alto il tasso di motorizzazione della città toscana, ben 62 auto ogni 100 abitanti. Prato si attesta nella parte alta della classifica nazionale per il rapporto tra mezzi circolanti e abitanti. Infatti, secondo l’osservatorio di facile.it, portale assicurativo, Prato sembra essere la provincia italiana con la più alta percentuale di incidenti stradali denunciati nel 2024, 3,35% a fronte di una media regionale dell’1,7%. Il dato dei 4,8 sinistri gravi ogni 1000 abitanti dovrà necessariamente essere dimezzato entro il 2030, secondo gli obbiettivi del PNSS. Per quanto riguarda la domanda di trasporto pubblico, Prato si attesta su 42 viaggi/abitante/anno, dati ben lontani dall'obiettivo dei 300 annuali. Lenta la sostituzione dell’attuale parco bus circolante. Al momento solo 4 veicoli elettrici, su una flotta di 97 mezzi, hanno preso servizio nelle linee cittadine. Infine, per quanto riguarda, i percorsi ciclabili nei 7 anni tra il 2016 ed il 2022, sono passate 64 a 119 km. Un buon incremento che, comunque, tiene indietro Prato rispetto allo standard europeo per centro urbano di analoghe dimensioni. E c'è ancora tanto da fare con sole 23 strade a velocità massima di 20/30 km su un obiettivo di 800 al 2030.
Città2030, come cambia la mobilità Città2030 è una campagna itinerante di Legambiente che promuove una mobilità sostenibile e a zero emissioni per costruire città più vivibili e sicure.
L'iniziativa prende in esame il percorso che i principali capoluoghi italiani hanno intrapreso per arrivare pronti alle scadenze del 2030, come la nuova direttiva sulla qualità dell'aria, il taglio delle emissioni così come previsto dal Fitfor55 e il dimezzamento delle vittime della strada. Città2030 organizza, infatti, azioni di advocacy e mobilitazione territoriale finalizzate alla trasformazione dello spazio urbano, la creazione di zone a basse emissioni, la realizzazione di nuove infrastrutture ciclabili e l'elettrificazione di tutti i veicoli. Azioni determinanti al miglioramento radicale della qualità dell'aria dei capoluoghi italiani. Il nostro Paese, infatti, detiene ancora il primato del maggior numero di morti premature collegate all'inquinamento atmosferico, senza contare le numerose procedure d'infrazione comminate all'Italia a causa di mancate politiche di risanamento dell'aria.
L’itinerario 2025. Dopo la tappa toscana, la campagna Città2030 proseguirà a Modena (22/02), Bologna (24/02), Torino (27/02), Padova (28/02-1/03), Perugia (28/02-1-2/03), Pescara (05/03), Trieste (12/03), Napoli (7/03), Messina (7-8/03), Olbia (7-8/03), Avellino (10/03), Reggio Calabria (13/03), Brindisi (14/03) e concludersi a Roma (17-18). Completano il programma due tappe spin-off a Cassino e Pomigliano d’Arco, dedicate alla crisi del settore automotive.
Il racconto della campagna e la petizione. È possibile seguire tutte le tappe di Città2030 sulle pagine Facebook, Instagram Legambiente Lab. Legambiente lancia anche per quest’anno la petizione
on line “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” con la quale chiede al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada.
Firmala anche tu >> https://attivati.legambiente.it/malaria
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